Roma, 26 giu. (Adnkronos Salute) – Quando la temperatura sale, la circonferenza di gambe e caviglie aumenta. Gonfiore, pesantezza e, in alcuni casi, anche un fastidioso formicolio “che, in estate, colpisce ben 1 donna su 2, il triplo rispetto a quanto avviene in inverno. Neanche gli uomini ne sono immuni, anche se tendono a ignorare e sottovalutare il problema molto più di quanto facciano le donne”. A mettere in guardia dal rischio linfedema, in vista di quella che potrebbe essere la stagione estiva più calda di sempre, è Corrado Campisi, presidente del Congresso mondiale di Linfologia che si terrà a Genova dall’11 al 15 settembre, e docente di Chirurgia plastica all’università di Catania. L’evento, che riunirà medici, chirurghi, infermieri, fisioterapisti, podologi e molti altri specialisti, provenienti da tutto il mondo, rappresenta un’opportunità di aggiornamento nel trattamento delle patologie linfatiche e di confronto sulle principali novità tecnologiche.
“Quando si parla di gambe gonfie e circolazione il pensiero va direttamente al sangue, che attraverso la spinta del cuore scorre nelle arterie e nelle vene del nostro corpo – spiega Campisi, considerato uno dei massimi specialisti in Chirurgia e Microchirurgia del sistema linfatico e co-fondatore della Campisi Clinic -. Tuttavia, oltre alle grandi ‘autostrade’ del sistema circolatorio sanguigno, fatte da arterie, vene e capillari, c’è anche un’intricata rete rappresentata dal sistema linfatico che trasporta proteine, liquidi e lipidi. Questo sistema – prosegue – costituito da vasi linfatici e linfonodi, consente alla linfa di essere drenata nei tessuti corporei, in ogni punto del nostro organismo, prima di riversarsi nel torrente circolatorio sanguigno. Un malfunzionamento di questa rete può portare a un anomalo rigonfiamento di mani, braccia o gambe. A volte così estesi da sembrare arti ‘da elefanti’”.
Gli esperti hanno messo a punto un decalogo per ‘alleggerire’ le gambe gonfie in estate: 1) Svolgere regolare attività fisica moderata. Meglio un allenamento graduale, senza sforzi intensi per non affaticare troppo gli arti; 2) Eseguire gli esercizi preferibilmente al mattino, quando l’arto non è ancora affaticato dalla routine quotidiana; 3) Indossare scarpe comode con 2-2,5 centimetri di tacco; 4) Evitare di camminare a piedi nudi, anche se sembra dare un sollievo immediato; 5) Fare passeggiate al mare, con l’acqua fino alla vita; 6) Non esporsi al Sole nelle ore calde. L’eritema solare può provocare un’infiammazione dei capillari linfatici; 7) Cambiare posizione spesso quando si sta seduti o in piedi per lungo tempo; 8) Dormire con le gambe leggermente rialzate, mettendo un cuscino sotto il materasso; 9) Non accavallare le gambe quando si sta seduti; 10) In caso di viaggi troppo lunghi in aereo o in macchina, indossare la guaina elastica e cercare di muovere le gambe facendo brevi pause dalla posizione seduta.
Sono due le principali forme di linfedema. Quelle ‘primarie’, dovute a malformazioni congenite dei vasi del sistema linfatico, e quelle ‘secondarie’, dovute a eventi avversi esterni che alterano la normale funzione del sistema linfatico, come l’asportazione dei linfonodi e la radioterapia, entrambi previsti nei trattamenti oncologici. Si stima che nel mondo siano 350 milioni le persone con lifedema, 2 milioni solo in Italia. Numeri in forte crescita, nel nostro Paese circa 40mila in più all’anno. Al medico, inizialmente, basta un solo dito per verificare che c’è un problema. “Alla pressione esercitata dal dito su caviglia o gamba si può verificare che, per qualche secondo, si forma una sorta di fossetta, un segno evidente di una disfunzione linfatica – dice Campisi -. All’osservazione clinica bisognerebbe dunque associare anche un EcoColorDoppler per lo studio del circolo venoso e una linfoscintigrafia per verificare la presenza di ingorghi linfatici”.
A quel punto ci sono vari livelli di trattamento: si va da semplici cambiamenti nello stile di vita, come evitare il fumo o lo stare fermi in piedi per molto tempo, all’utilizzo di calze elastiche, che esercitano una spinta compressiva graduata drenando i liquidi dalla caviglia verso l’alto. E poi la terapia farmacologica con ad esempio benzopironi, antibiotici, antimicotici, dietilcarbamazina, diuretici fino al drenaggio manuale linfatico con un fisioterapista specializzato, al drenaggio meccanico con ad esempio la pressoterapia o all’uso di bendaggi multistrato ed esercizi di ginnastica. Molto più recente è il ricorso alla microchirurgia che è in grado di risolvere l’ingorgo’ linfatico, agendo direttamente sulla causa, prevenendo in questo modo le recidive.
“Le procedure chirurgiche attualmente disponibili sono molteplici – spiega Campisi – si va dai bypass linfaticovenosi, che creano uno scarico fisiologico periferico con cui risolvere l’ostruzione, fino al trapianto autologo di tessuto linfatico e/o linfonodi con lo scopo di creare un nuovo sistema di drenaggio linfatico nell’arto colpito, fino a vere e proprie liposuzioni guidate dalla navigazione linfatica”. L’esperto è anche l’ideatore di una nuova tecnica di ‘liposuzione a ultrasuoni’, che sfrutta le onde sonore per ‘sciogliere’ gli ingorghi linfatici e agevolare la procedura chirurgica. In occasione del congresso a Genova gli specialisti avranno l’occasione di confrontarsi sulle ultime tecniche microchirurgiche sul sistema linfatico.
Gigio Donnarumma, “clima ostile” a Milanello: Nazionale, cosa sta succedendo
Brutte sorprese a Milanello per Gigio Donnarumma. La Nazionale di Luciano Spalletti, dopo il passo falso in casa della Macedonia del Nord, prepara la decisiva partita con l’Ucraina. Serve una vittoria, e basta. L’1-1 di sabato ha visto ancora una volta il portiere del Psg sul banco degli imputati, per il gol preso su punizione dal limite all’80’, sul suo palo. Gli azzurri si sono allenati al centro sportivo del Milan, da cui Gigio è partito tra parecchi insulti e tanto imbarazzo nell’estate del 2021, subito dopo aver vinto da protagonista il campionato europeo a Wembley. Da allora, i tifosi rossoneri hanno guardato le gesta del loro ex baby capitano con acrimonia trasformata via via in ilarità, per le disavventure parigine che si sono sovrapposte al rendimento altissimo di Mike Maignan, il suo sostituto in maglia milanista. A Carnago, riferiscono i presenti, il clima per Donnarumma è stato gelido, a differenza di quello che ha accompagnato il ritorno “a casa” di un altro figliol prodigo, Sandro Tonali.
Il centrocampista è stato ceduto al Newcastle a giugno, per la rabbia generalizzata dei tifosi milanisti nei confronti della società. Un sacrificio in nome del bilancio e della campagna acquisti, che molti non hanno ancora digerito nonostante il rafforzamento del Diavolo, oggi, appaia evidente. Anche per questo i tifosi presenti hanno salutato quello che doveva essere il loro “capitan futuro” con grande affetto. E Tonali si è anche fermato a firmare la sua vecchia maglia numero 8 del Milan, visibilmente emozionato.
E Gigio? Tutto all’opposto. Quasi “rimosso” dai milanisti (che pregustano una sonora vendetta sportiva per “l’ingrato svincolato”, che tornerà a San Siro tra poche settimane per la sfida di Champions League tra Psg e Milan), visibilmente un “estraneo” nel luogo in cui è cresciuto come persona e come calciatore. Come rivelato dall’invito di Sky Peppe Di Stefano a Tutti Convocati su Radio 24, “Anche oggi ci sono 50 tifosi a Milanello, tutti saltano per aria se parli di Gigio. Il problema è che non sono solo i milanisti. Ormai si è creato un clima ostile anche con gli altri tifosi”. E molto hanno contribuito anche le prestazioni assai deludenti degli ultimi 2 anni.
Nicola Carraro a nudo: “Che brutto periodo stiamo passando”
“Che brutto periodo che stiamo passando”. Nicola Carraro, 81enne marito di Mara Venier, non nasconde la sua preoccupazione tornando a parlare ai suoi fan sui social. Il produttore cinematografico, tornato dalle vacanze trascorse con la compagna, che tra poco tornerà su Rai 1, inossidabile, alla guida di Domenica In, si siede sul sofà e si sfoga: “Eccoci qua amici, in alto i cuori e abbracciamoci con le parole sempre. Siamo tornati”.
Quindi l’intemerata, feroce: “Che brutto periodo stiamo attraversando: questi stupri, questi continui femminicidi. Qui bisogna fare qualcosa, aldilà delle polemiche secondo me assolutamente inutili. Bisogna che nelle scuole si faccia qualcosa di diverso di quello che si è fatto fino ad oggi”.
Da Palermo a Caivano, passando per tutte le altre città teatro di orribili delitti, non sono dunque solo un problema di sicurezza e di leggi da fare o da far rispettare, ma soprattutto denotano un enorme buco nero culturale, che nasce in famiglia e deflagra nella scuola italiana.
Capezzone, rassegna scorrettissima: “Furfaro, Schlein, la compagna e il cane”
Aldo Moro, Enrico Berlinguer e il “dream team” di Elly Schlein. Nel suo “Occhio al caffè – Rassegna politicamente scorrettissima”, Daniele Capezzone parte da sinistra e prende di mira l’articolo “lirico, ma che risulta irresistibilmente comico del Corriere della Sera” sulla chiusura della Festa dell’Unità di Ravenna e sul “nuovo” Pd: “Furfaro sugli scudi – sottolinea il direttore editoriale di Libero -, ma c’è anche la compagna della Schlein e il cane, par di capire”. Tra gli altri temi di giornali e giornaloni in edicola, prettamente politici, la polemica tra Giorgia Meloni e Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte che alza la posta verso i dem e gli echi dell’annuncio di Matteo Salvini della presenza di Marine Le Pene alla festa della Lega a Pontida.
FONTE: RAGIONIERI E PREVIDENZA