La pratica del dry brushing è un metodo curativo le cui potenzialità sono state riscoperte solo recentemente, e che ha allo stesso tempo origini molto lontane, affondando le sue radici addirittura nel mondo arcaico della medicina ayurvedica asiatica. I benefici della medicina ayurvedica di per sé sono innumerevoli; ma la pratica del dry brushing viene impiegata soprattutto in un caso specifico: quello del linfedema e lipedema. In questo articolo analizzeremo sommariamente di quali patologie si stratta, per poi comprendere in che modo il dry brushing potrebbe essere una valida alternativa a dei trattamenti invasivi nella cura del lipedema e del linfedema congeniti. Continuate a leggere per maggiori informazioni e dettagli!
Linfedema e lipedema: cosa sono
Prima di addentrarci nel comprendere come trattare queste specifiche patologie, diamo insieme uno sguardo scientifico e globale sull’eziologia e l’apparenza clinica di queste condizioni mediche.
Il lipedema è un accumulo di tessuto adiposo (lipidico, appunto, come dice il nome) che sopraggiunge spesso in periodi di particolare scompenso ormonale nella zona delle gambe. Non si tratta di un accumulo semplice di grasso dovuto ad un’alimentazione errata, o ad una scarsa propensione all’esercizio fisico: non siamo di fronte ad una forma normale di obesità. L’accumulo di adipe ha una causa genetica, dunque può presentarsi anche all’improvviso, in un fisico che non sia eccessivamente grasso o tendente all’obesità. I lipidi tendono ad accumularsi soprattutto nelle gambe e nelle braccia per le medesime ragioni congenite che includono anche il linfedema: il tessuto adiposo e il sistema linfatico, evidentemente, tendono a prevalere in queste patologie proprio nelle regioni suddette.
Si possono individuare 4 fasi nell’insorgenza clinica del lipedema, che dipendono dalla gravità dei sintomi e dallo stadio temporale. In ogni caso, ciò che si evidenzia è sempre un accumulo localizzato agli arti che li investe completamente, fino ai piedi, con l’esclusione di questi ultimi. Insomma, una patologia che determina moltissimi effetti collaterali, sia fisici (ipertensione, diabete, disfunzioni ormonali) sia psicologici, legati alla difficoltà che quasi tutti i pazienti presentano nelle relazioni sociali a seguito della comparsa dei sintomi.
Il linfedema ha delle caratteristiche visuali simili, ma si basa su un principio sostanziale diverso: l’accumulo della linfa nel sistema linfatico omonimo. La linfa, a differenza dell’adipe, tende ad accumularsi soprattutto nelle braccia, ma talora anche nelle gambe. La comparsa dell’accumulo è spesso dovuta ad una disfunzione del drenaggio dei liquidi corporei, per cui spesso una dieta curata può alleviare notevolmente i sintomi. In particolare, sono sconsigliati gli alimenti come i carboidrati, che per natura trattengono H2O, mentre via libera a tutti quegli alimenti ricchi in fibre come la frutta e la verdura, che assicurano un perfetto drenaggio anche a livello degli arti.
Linfedema e lipedema: come trattarli?
Tuttavia, non sempre una dieta equilibrata ed esercizio fisico possono avere la meglio su questi scompensi, le cui origini sono spesso ormonali e pertanto di difficile superamento. Contro la genetica, molto spesso, c’è poco che i medici possano fare, e molto spesso il trattamento consigliato nei casi più gravi è la liposuzione o comunque l’intervento chirurgico. Nei casi ove ciò non sia consigliato, per esempio nei pazienti meno gravi, o laddove sia necessario un intervento preventivo o più lieve, numerose altre soluzioni sono in via di sperimentazione. Per esempio, la pratica del dry brushing, che tutti conosciamo più o meno bene, può rivelarsi un alleato formidabile.
È infatti comprovato da numerosi studi che l’utilizzo del dry brush possa apportare i seguenti miglioramenti:
- stimolazione del sistema linfatico;
- esfoliazione a livello cutaneo e rimozione delle cellule morte;
- miglioramento della circolazione sanguigna;
- rimozione delle tossine dalle cellule dei tessuti dermici;
- coadiuvante nel trattamento della cellulite.
Tutti questi benefici, per quanto superficiali nel caso di una patologia a stadio avanzato, possono rivelarsi estremamente utili nei casi di lipedema e linfedema in stadio mediano.
I benefici del dry brushing per lipedema e linfedema
Il dry brushing aiuta il sistema linfatico a funzionare in maniera efficiente. Sappiamo che il sistema si occupa della rimozione delle infezioni e delle tossine dai fluidi corporei, per cui l’esposizione prolungata ad agenti esterni o cariche ormonali interne produce nodi linfatici. I linfonodi possono essere allentati o ridotti proprio grazie alla pratica del dry brushing.
La stessa cosa può essere applicata al tessuto adiposo, migliorando l’apparenza della cellulite, ovvero quella fastidiosa patologia che ha l’appareza cutanea di una buccia d’arancia. Come informano gli esperti ovviamente, la pratica del dry brushing non garantisce una totale rimozione della cellulite, ma, come un massaggio, può aiutare nella distensione della pelle, nella restorazione di un ambiente cutaneo adeguato e anche nel drenaggio dei liquidi: tali conseguenze non possono che essere benefiche sia sul sistema linfatico che sul tessuto adiposo.